Editoriale

Published on Luglio 18th, 2022 |   Agostino Colla

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NOVA GORICA 1,5

Dario Stasi

Esattamente un anno fa in un articolo su questo giornale (“Via del San Gabriele, la via goriziana al socialismo”) avevo fatto notare, fra le altre cose, la mancanza di un segnale stradale per indicare la via diretta per raggiungere la città slovena da Gorizia: via Silvio Pellico, rotonda e, a destra, via del Sal Gabriele. 

L’ho fatto soprattutto perchè, abitando in zona Montesanto e portando a spasso in quelle vie, (dopo la rotonda) la mia bassotta, più volte mi è capitato di essere interpellato da turisti che mi chiedevano la strada per Nova Gorica.

Non mi soffermo sulle divagazioni storiche e politiche già presenti in quell’articoloo sul significato di simili attenzioni verso la gemella d’oltreconfine  in vista dell’appuntamento importante del 2025, quando queste due città saranno insieme capitali europee della cultura.

L’altro giorno, arrivato in automobile a quella rotonda, ho notato che il segnale stradale è stato messo. Probabilmente prima delle recenti elezioni. Ma la cosa è stata fatta e questo è importante. Qualcuno è attento in questa città, qualcuno legge.

Però.

Il comune che ci amministra potrebbe mettere più attenzione a quella rotonda, che in questi anni è diventata uno snodo importante per il traffico aumentato notevolmente fra le due città. I due maggiori flussi di traffico da Gorizia, via Pellico e via Corsica, non incrociano, non vedono quel cartello. Un lavoro da ripensare.

E anche la sistemazione di via Pellico, sempre più un incubo per automobili, biciclette e pedoni. In salita e in discesa.


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